Mentre i fan attendevano una possibile remaster della saga di God of War, dal nulla è arrivato un rumor destinato a cambiare radicalmente le aspettative: Kratos potrebbe tornare, sì, ma non nel modo in cui ce lo aspettiamo. Stavolta si parla di un cambio di genere completo, che porterebbe la serie in territori mai esplorati prima. Qui trovi la versione precedente.
A scatenare il dibattito è stato un post su ResetEra, dove un utente ha condiviso indiscrezioni inaspettate su un nuovo capitolo ispirato a titoli come Blasphemous. Se confermato, sarebbe la trasformazione più radicale mai vista nella storia del franchise.
Un God of War in 2D? L’ipotesi che fa discutere
Secondo quanto trapelato, il gioco sarebbe in fase di sviluppo non direttamente da Santa Monica Studio, bensì da uno studio esterno con la supervisione di Sony. Il nome più chiacchierato? Mega Cat Studios, noti per lavori come Five Nights at Freddy’s: Into the Pit. Una scelta particolare, ma che potrebbe rivelarsi sorprendentemente efficace.
Il gameplay si ispirerebbe al genere Metroidvania, con una struttura aperta, una progressione basata su abilità sbloccabili e uno stile artistico che promette di superare perfino Hades. Ambizioso? Decisamente.
Un viaggio nella Grecia più antica (prima ancora di Kratos)
Ma il vero colpo di scena sarebbe narrativo: il gioco ci riporterebbe nell’antica Grecia, in un’epoca in cui Kratos non era ancora un dio, bensì un uomo segnato dal destino. A guidarci nella storia potrebbe non essere lui, ma suo fratello Deimos, già visto in Ghost of Sparta.
Deimos potrebbe essere il protagonista giocabile, permettendo ai fan di vedere l’universo di God of War da una prospettiva nuova, più umana e forse più tragica. Sarebbe anche un modo elegante per riannodare i fili con i vecchi capitoli, riportando in auge personaggi e atmosfere mai dimenticati.
Grafica, atmosfera e direzione artistica: aspettative alle stelle
Chi ha visto i primi concept parla di una direzione artistica mozzafiato, che non solo richiama l’estetica cupa e simbolica di Blasphemous, ma mira a superarne lo standard. Secondo i rumor, il titolo potrebbe diventare un nuovo punto di riferimento visivo per il genere.
Il risultato sarebbe un gioco dallo stile unico, capace di coniugare la brutalità della mitologia greca con l’eleganza di un’animazione curatissima. In poche parole: un piccolo capolavoro in arrivo, almeno sulla carta.
Uscita nel 2026? Il tempo necessario per fare le cose bene
Sembra che inizialmente il titolo fosse previsto per il 2025, ma i tempi si sarebbero allungati al 2026. Una notizia che non ha sorpreso gli addetti ai lavori: un progetto del genere, così delicato e sperimentale, ha bisogno dei suoi tempi. Meglio aspettare e avere un grande gioco, che bruciare le tappe e deludere i fan.
Un progetto speculativo, ma potenzialmente rivoluzionario
Ovviamente Sony non ha confermato nulla, quindi è doveroso prendere tutte queste notizie con la dovuta cautela. Ma una cosa è certa: se davvero esistesse un progetto simile, potrebbe segnare una svolta nella saga, come The Lost Crown ha fatto per Prince of Persia.
Non un reboot. Non un remake. Una reinvenzione. E forse, proprio per questo, il nuovo God of War potrebbe essere più “God of War” che mai.
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